Le strade della città piene di buche,
parcheggi per disabili occupati da automobili,
automobili di gente molto abile a fuggire,
a scappar da chissà cosa, a scappar da quel che è.
La piazza è ormai riempita da chi chiacchiera e chi beve
e chi beve lascia il segno: le bottiglie vuote a terra;
intanto c’è chi scrive e chi colora,
la statua è ormai imbrattata,
scarpe rosse e un simboletto,
di certo disegnato da chi non ne sa il senso!
Chi deve intervenire lo sa ma non fa nulla,
così qualcuno dice: cambiamo il nostro capo,
oppure se ne vada! Ma lui non se ne va!
Forse non gli conviene, può darsi che non sappia
oppure lascia correre, oppure lui è coinvolto!
Così è stato allora, così succede oggi.
La gara che non piace all’amico portavoti
senz’altro va cambiata, per fargli un bel favore,
la cosa più importante è stare bene in sella,
ed ai concittadini tasse, imposte e luminarie,
e per qualcosa giusta, tangenti da pagare.
© Franco Marcone 2015